L’istruzione, l’educazione, la riflessione collettiva potranno contribuire a costruire un mondo in cui
le donne non debbano avere paura di essere vittime di violenza? Sì, secondo gli alunni della
scuola media Alessandro Volta di Battaglia Terme, che lo scorso 24 novembre hanno dato vita a
un evento molto sentito in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, proprio pochi
giorni dopo la scomparsa di Giulia Cecchettin. Tutti assieme, un’ottantina di giovanissimi delle
cinque classi del plesso, hanno partecipato con grande serietà e sensibilità a momenti di
riflessione guidati dai loro insegnanti. Il progetto si è articolato in un percorso a tappe lungo sei
“stazioni”, dove sono stati proposti a ragazze e ragazzi, divisi in gruppi, spunti provenienti dal
cinema, dal teatro, dall’arte, e dove tutti sono stati chiamati a ragionare sul ruolo dell’empatia e
della gentilezza nelle relazioni sociali e affettive. Relazioni che nell’era della comunicazione
confinata ai social network diventano sempre più fragili e instabili, come in tanti hanno rilevato.
Molte le riflessioni emerse e affidate a messaggi scritti a mano: un pensiero rivolto ad una madre
che lavora dalla mattina alla sera, ad una sorella adolescente alle prese con sogni difficili da
realizzare, ad un’amica che vive un momento di solitudine; ma allo stesso tempo anche il
desiderio di guardare al futuro con fiducia, con la voglia di crescere e far crescere i rapporti
familiari e le amicizie, con sana complicità, imparando a capirsi e aiutarsi. Un’edizione della
giornata delle scarpe rosse, insomma, che è riuscita a lasciare una traccia nel cuore degli alunni
della Volta: un esempio concreto di una scuola che affronta con consapevolezza la sua funzione
di elemento fondante della società.